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Where We Are

Deruta

Adagiata su una dolce collina, sovrastata da boschi, Deruta offre un ampio panorama che va dal Monte Peglia fino a Perugia, spaziando dalla pianura del Tevere alle colline antistanti.

A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio, da dove, salendo, per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico. Su questo svettano le torri civiche ed il campanile della chiesa di S. Francesco, sovrastanti la piazza rettangolare, che si apre con una bella fontana.

Lungo l'antica via Tiberina, soprattutto dagli anni '50, si è sviluppata, invece, la parte nuova con numerosi laboratori artigianali per la produzione di maioliche artistiche. Infatti, soprattutto a questa celebre produzione è legata l'attività di gran parte dei 7.600 abitanti di Deruta, posta a 15 Km. da Perugia e 150 Km. da Roma. Non va, peraltro, sottovalutata la produzione agricola che, condotta con mezzi e tecniche moderni, costituisce un'altra importante componente del reddito locale.

L'arte

Si accede al centro storico di Deruta dalla Porta di S. Michele Arcangelo e, subito, sono visibili testimonianze di antiche fornaci, la prima in disuso, seguita da un esemplare ben conservato del '500 e da un'altra, tutt'ora attivabile. Sulla piazzetta Biordo Michelotti si affacciano le sobrie linee rom@inico-gotiche della chiesa di S. Arcangelo, non più destinata al culto, con la facciata ornata da mattonelle decorative. Di fronte è situata la Fontana, a pianta poligonale, realizzata dai quinquenviri dei Comune nel 1848. Si apre, quindi, la piazza dei Consoli, limitata ai lati da edifici moderni, ornati con piatti e mattonelle di maiolica e dal Palazzetto Municipale del 1300, con portale e bifore. Nell'atrio sono raccolti reperti archeologici, neolitici ed etruschi, oltre a frammenti di epigrafi, anfore di terracotta, sculture e capitelli. Il palazzo ospita, inoltre, la Pinacoteca e il Museo della Ceramica. La Pinacoteca è costituita da un'importante raccolta di dipinti provenienti dalle chiese di S. Francesco, di S. Antonio, dei Defunti di Ripabi2inc2ì e dall'ospedale di S. Giacomo. Il nucleo più interessante è costituito da una parte della ricca collezione di Lione Pascoli. Si possono ammirare, tra gli altri, dipinti dell'Alunno, del Baciccio, dello Stendardo, dell'Amorosi, di Fiorenzo di Lorenzo e un Guido Reni. Nella saletta della Torre sono conservati preziosi documenti d'archivio riguardanti la storia di Deruta. Il volume di maggior pregio è il Missale frairum minorupi della fine del XIII secolo. Nella sala della Giunta si conserva una maiolica, di grandi dimensioni, opera dello Zipirovie, copia dello Sposalizio della Vergine di Raffaello. Nel Museo della Ceramica, si possono ammirare coppe amatorie, panate, gamelii, vassoi ombelicati, albarelli e acquasantiere, dal periodo arcaico ai giorni nostri. Di fronte al Palazzo Municipale è la chiesa di S. Francesco, in stile gotico, consacrata nel 1388. Di notevole interesse l'interno, oltre ai campanili, che, insieme con la torre civica, sovrastano la piazza caratterizzando Deruta anche da lontano. Attiguo alla chiesa l'ex convento francescano con l'antico chiostro. In fondo alla stretta via Mastro Giorgio sorge la chiesa di S. Antonio, che conserva significativi affreschi di Bartolomeo e Gian Battista Caporali. Poco oltre, si apre un'ampia veduta sulla pianura del Tevere e sulle colline che la limitano. La parte bassa dei centro storico è costituita dalla Valle, vecchio rione popolare, il cui asse viario, la via Maturanzio, unisce la Porta Perugina alla Porta dei Borgo. All'altezza di piazza Cavour si trova la piccola chiesa della Madonna dei Divino Amore, oggi nota col nome di Madonna della Cerasa. Proseguendo sono visibili i resti dell'ospedale di S. Giacomo, istituito nel 1414, ma di origine più antica e già ubicato nel Borgo attiguo alla chiesa di S. Anna, probabilmente medievale. In questa (di proprietà privata) è conservata una tela con S. Anna, S. Gioacchino e la Vergine (1744). Lungo la via Tiberina si incontra la piccola chiesa della Madonna delle Piagge del 1601, la cui facciata, è ornata da una bella maiolica, mentre all'interno conserva un affresco raffigurante la Vergine col Bambino di un artista locale tardomanierista. Nei pressi, annesso alla fabbrica Grazia, è visitabile un interessante Museo di maioliche.

Appuntamenti e manifestazioni

Le manifestazioni culturali a Deruta sono, soprattutto, legate alla produzione della maiolica. Sono frequenti, infatti, concorsi e mostre di maioliche di alto livello ed anche celebrative di particolari periodi od autori. Al riguardo occasioni particolari e ricorrenti sono la Festa dei Ceramisti, nel giorno del patrono, S. Caterina d'Alessandria (25 novembre). Dopo la premiazione dei veterani ceramisti, è possibile consumare, talvolta in piazza, castagne, torcolo e buon vino. Va ricordata anche la Festa di fine estate (settebre), ricca di manifestazioni culturali: mostre di pittura, concerti, rappresentazioni teatrali e sportive, ed ottima gastronomia locale.

Cosa leggere

MANCINI F.F., Deruta e il suo territorio, Perugia, 1980.
Antiche Maioliche di Deruta, Firenze, 1981.
Ceramiche Medievali dell'Umbria, Firenze, 1981.
Statuto di Dertita in volgare, a cura di Nico Ottaviani M.G., Firenze, 1982.
Gli ex voto in maiolica della (Chiesa della Madonna dei Bagni di Deruta, Firenze, 1983.
Omaggio a Deruta, Firenze, 1986.
Alpinolo Magnini e la ceramica, Perugia, 1991.

Deruta

Deruta is built on a gentle hill ringed by woods. From Deruta you can enjoy a nice view of Peglia Mountain, Perugia and of course the Tevere River and the surrounding countryside.

Deruta’s ancient suburb lies just outside the city walls. When you walk through any of our three gates, you climb toward the town center. There you can admire the medieval towers and fountain, the belfry of Saint Francis Church and the great rectangular city square.

Deruta is strategically located 15 km from Perugia and 150 km from Rome. Particularly since the 50’s, new neighborhoods have developed along the ancient Via Tiberina. In this newer part of town, you can find many artistic factories and ateliers where we produce and paint the majolicas that made Deruta famous all over the world. In fact, most of our 7,600 inhabitants are involved in this production. Another important component of our economy is agricultural production, which generates important local income, thanks in part to modern means and techniques.

Art

When you reach the historical center of Deruta by the Porta di S. Michele Arcangelo, you immediately see three old kilns -- the first no longer used, the second a well preserved 16th century structure, and the third kiln still in use. It can be quite interesting to have a rest in Biordo Michelotti Square to admire the gothic S. Arcangelo Church, its facade decorated with majolica tiles.

Opposite is the fountain, with a polygonal layout, built by the Quinquenviris of the Commune in 1848. You’ll then see the Piazza dei Consoli, decorated with majolica tiles and plates and bordered by modern buildings. In the same square is the Municipal Palace of the 1300’s, with portal and mullioned windows. In the atrium are archaeological finds, Neolithic and Etruscan, as well as fragments of epigraphs, terracotta amphorae, sculptures and capitals. The building also houses the Pinacoteca and the Ceramics Museum. The Pinacoteca includes an important collection of paintings that come from the churches of S. Francesco, S. Antonio, and others.

Maybe the most interesting pieces come from L.Pascoli's collection. You can admire painting by Alunno, Baciccio, Stendardo, Amorosi, Fiorenzo di Lorenzo and Guido Reni, among others. The visit can be a good opportunity to learn more about the history of Deruta from ancient documents and books. You may want to admire the precious medieval book Missale frairum minorupi, hand painted at the end of XIVth century.

In Palazzeto Municipale you find the entire history of our traditional majolicas. In the Giunta Room, for example, you can admire an enormous piece created by the great artist Zipirovie.

In the same square is the gothic S. Francisa Church, finished in 1388. The church’s belfry comprises part of the beautiful skyline of our town.

Near the church you can visit the ancient friary. Another interesting church is S. Anthony, where you can admire frescos by Bartolomeo and Gian Battista Caporali.
From there you can enjoy a wide and astonishing panorama of the valley where River Tevere runs and the hills surrounding the same valley. Coming back into town, in Cavour Square there is another small church worth visiting called Madonna della Cerasa. After a short walk you arrive at the ruins of S. Giacomo hospital built in the XVth century and the S. Anna church, where you can admire painting completed in 1744. Along Via Tiberina is the small church Madonna delle Piagge (1601), with an impressive facade decorated with tiles and beautiful frescos inside.

Appointments and events

Our artistic traditions here in Deruta define our periodic cultural events. We often organize exhibitions to celebrate our masters and hold contests to scout young talent.
We have a religious celebration too, centered on majolica. It takes place the 25th of November to honor S. Caterina d'Alessandria, who according to our tradition is the patron of ceramists. We all share a meal in the main square, eating traditional cakes and drinking good wine. We should also mention the End of Summer Festival, with exhibitions, concerts, performances, sports and delicious food.

What to read

MANCINI F.F., Deruta e il suo territorio, Perugia, 1980.
Antiche Maioliche di Deruta, Firenze, 1981.
Ceramiche Medievali dell'Umbria, Firenze, 1981.
Statuto di Dertita in volgare, a cura di Nico Ottaviani M.G., Firenze, 1982.
Gli ex voto in maiolica della (Chiesa della Madonna dei Bagni di Deruta, Firenze, 1983.
Omaggio a Deruta, Firenze, 1986.
Alpinolo Magnini e la ceramica, Perugia, 1991